domenica 4 agosto 2013

TERRE DI LUPI, BRIGANTI E ANARCHICI

La Val di Vara avvolge le sue antiche vie e i suoi sentieri, celati agli occhi del viaggiatore distratto dalla macchia mediterranea che qui impera rigogliosa.
Siamo nei luoghi dei monaci della regola di San Colombano e forse è lui lo psicopompo che traghetta le nostre anime verso Spezia.
Da Spezia si vede il mare (perchè c'è!) ma il poderoso Ronzinante ci trascina verso la Lunigiana, le Alpi Apuane e Carrara con la statua a Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.
Da li in poi verso Pisa un susseguirsi di sabbia, canneti e pini marittimi.
Arriviamo all' Ippoasi nel tardo pomeriggio e visitiamo questo luogo che è una fattoria della pace che accoglie animali cosiddetti da reddito salvati da situazioni di sfruttamento e abbandono. http://www.ippoasi.org
Cristian e Silvia con il prode Leo, cagnetto, anzi, canino come dicono qui di origine pordenonese ed età non precisata, ci accolgono e ci portano a visitare questo luogo meraviglioso.
Il lavoro che fanno queste persone, tutte volontarie, è prezioso e di gran valore.
Gli animali qui vivono come dovrebbero vivere se l'uomo non avesse per loro deciso un destino di sfruttamento, sopraffazione e morte.
Così vengono a farci gli onori di casa i maiali Gorgo, Peppa e Alfred, quest'ultimo disabile e animale che era stato messo in palio ad una lotteria per finire poi trasformato in salame e salsiccia.
E poi l'asino Cagliostro, abile borseggiatore. (attenti al portafoglio)
E cani, gatti, anatre, galline, pecore, capre, cavalli, mucche.
L'emozione che questi animali danno nel rapportarsi a noi come un qualsiasi cagnetto o gattino ci fanno allungare i tempi della visita, ma un altro luogo di salvezza ci aspetta ad una mezzora di strada.
E' il rifugio Tom di San Lorenzo a Pagnatico.http://www.rifugiotom.it
Questo rifugio nasce nel 1979 quando era ancora in vigore la legge che permetteva di uccidere i cani randagi dopo tre giorni che erano stati catturati.
E' un rifugio che ha avuto anche 700 cani, ora circa 300, gestito con dolce fermezza da Francesca, schiva bellezza toscana che comunque ci accoglie gentilmente ma non si lascia filmare. ( peccato dice l'umano !)
Hanno una cascina in campagna donata da un benefattore, non hanno, e soprattutto non vogliono, convenzioni con enti, comuni e poteri vari.
Gestiscono il tutto molto bene con il lavoro dei tanti volontari che si alternano al rifugio.
Domani andremo nelle terre degli Etruschi.

"I cani non si sbagliano mai
Arthur Conan Doyle"



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